santorini

santorini

lunedì 24 giugno 2013

non credevo potesse succedere
mai avrei immaginato che ti facessi risentire, dopo così tanto
più di tre anni
tre anni
tre
incredibile

rabbia
la prima reazione che ho avuto
fastidio
stupore
come un tarlo ti sei piazzato nella mente
non come prima
non meriti più, ovviamente, il trattamento speciale a cui eri abituato
adesso non ho bisogno di te
non mi fai effetto
non dipendo dai tuoi comportamenti
ma i tarli bisogna saperli trattare

ho avuto modo e tempo di riflettere 
e di capire che quel periodo ha tirato le fila degli eventi e ci ha uniti
non sarebbe accaduto se fosse stata un'altra la situazione
se avessi avuto la lucidità di oggi

ho potuto riflettere ed accorgermi che una situazione del genere era fatta di bugie
era piena di un approfittare reciproco l'uno dell'altra
non posso chiamare il modo in cui mi sono comportata 'ingenuità'
allo stesso modo in cui non posso permettermi di chiamare il tuo 'squallore'
semplicemente perché pensare a posteriori
rende la mente più oggettiva, fredda e forse dura
ma ciò che ho pensato ho scritto


la curiosità in questo caso è uomo
dopo anni 'non so cosa dire...come stai?'
come sto? adesso? cosa può cambiare per il tuo egoismo sapere come sto?
dopo anni mi ricerchi per chiedermi come sto?
..davvero vorrei sapere cosa ti passa per la testa..
curiosità, pura superficialità, indelicatezza, voglia sincera di saperlo?

adesso che ci ripenso mi viene in mente quella volta in cui il tuo amico mi contattò per sapere di te
non era lui
al 90% so che eri te
che mi cercavi fingendoti lui
lui che non ti sentiva più e voleva sapere se ti sentivo io
se i ti amo erano sinceri
se potevo dargli il tuo numero

eri tu
adesso lo so
chissà se le mie risposte ti hanno fatto del male
chissà se leggere 'no, non ho più il numero da molto tempo' 
'senti, è passato tanto tempo che sinceramente non me ne interessa più niente'
chissà che effetto ti ha fatto
eppure solo ora capisco che le cose sono andate così
forse non avrei risposto in modo così freddo e distaccato se avessi saputo che c'eri tu dall'altra parte
forse un occhio di riguardo sarebbe sempre rimasto vigile a controllare di non ferire più del dovuto
in fondo penso di aver voluto bene alla persona che credevo di conoscere
anche se è stato un errore
anche se quando mi hai chiuso le porte mi son resa conto di chi eri davvero
le bugie non hanno solo le gambe corte
no, probabilmente, anche il pene a banana.


sabato 1 giugno 2013

alone.

scrivere mi ha sempre aiutato. ho sempre pensato così. fin da piccola usavo carta e penna. oggi ho il mac sul letto, bollente. forse scrivo nella speranza che mi dia un sollievo. non riesco a pensare se l'idea è quella di ricevere sensazioni dal pc come dalla carta. non riesco a riflettere su nulla che non sia la solitudine. quanto pesa nella vita di ognuno? quando si fa viva, si combatte, si convive, come si sopravvive? sembra di morire dentro. sembra di non avere motivi per sorridere. sembra di vivere in un continuo rincorrere le persone, cercarle, aiutarle, interessarsi, convincerle a trovare uno scopo, un motivo per trascorrere del tempo, insieme. stasera mi arrendo. non mi va di rincorrere, cercare, convincere. mi andrebbe di ascoltare un invito sincero e non perché c'è un evento, una serata. 

non ho mai capito come funzionano i rapporti. quanto sono incentrati su se stessi gli individui di ogni gruppo? quanto conoscono dei presunti o veri amici? quanto scoprono le proprie carte? a quale livello di conoscenza si arriva tra due persone che si sorridono, brindano, si frequentano? riflettere su quanto sono sinceri o diversi gli altri è complicato ma non come farlo su se stessi. mi chiedo anche se sono vera, perché non lo sono stata, perché con alcune persone non riesco ad essere me stessa, perché dopo chiacchierate intime mi ritrovo ad essere limpida e poi di nuovo un muro di vetro davanti? spesso mi chiedo per quale ragione mi accorgo della sincerità altrui. credo sia un problema. aver fiuto per le facciate, per le frasi di pura apparenza, della distrazione, del fingere. sono ossessionata. non dico non ci siano persone che apprezzerei. il problema è proprio che fa male non avvicinarsi. stanca. molto. alone.